Sono trascorsi più di 58 anni e solo nei giorni scorsi la Corte d’Appello...
Sono trascorsi più di 58 anni e solo nei giorni scorsi la Corte d’Appello dell’Aquila ha deciso il riconoscimento per danni, un milione di euro, per il caso di una donna di Avezzano morta nel 2009 ma sottoposta a trasfusioni all'ospedale di Avezzano nel 1966. La novità? Il tribunale dell'Aquila nel 2021 negava, a Marilena , il riconoscimento del danno biologico permanente sofferto in vita dalla donna e richiesto dagli eredi.
«A sostegno della decisione del rigetto- precisa l'avvocato- del riconoscimento del danno biologico permanente, il Tribunale riteneva che per pacifico orientamento della Suprema Corte quando la persona muoia a causa di quella patologia che ha già aggredito la sua salute, non si configura la condizione di invalidità permanente, la quale presuppone la previa cessazione della malattia».
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