Preceduta dalla bagarre scatenata dal ritiro per motivi di coscienza di Zerocalcare e funestata dal maltempo, è giunta al termine il 5 novembre l'edizione di quest'anno di Lucca Comics & Games. Le nostre riflessioni in merito.
Grande Fratello, la verità di Alex Schwazer sulle liti nella Casa: "Sono in difficoltà perché..." , sulla carta una dichiarazione programmatica di ottimo auspicio, non ha purtroppo portato fortuna a un festival su cui hanno infuriato venti e tempeste reali mai viste, ma anche polemiche scatenate da una legittima decisione personale e proteste per una disorganizzazione che una manifestazione di tale portata ha il dovere di affrontare e risolvere.
Emanuele Vietina secondo la filosofia di un festival che mette accoglienza e inclusione da sempre al primo posto , è stato una ferita inferta dal mondo esterno con le sue incomprensibili dinamiche alla bolla di pace, accettazione e inclusione rappresentata dal mondo del fumetto, del cinema, del videogame e dell’arte in genere sintetizzato in Lucca Comics & Games. Ma se l’odio ha contaminato anche lo sport, luogo di incontro e correttezza per eccellenza, c’era da aspettarsi che prima o poi facesse capolino anche qua.
La pioggia battente, con la tempesta di vento che si è scatenata nei giorni della manifestazione su tutta la Toscana, facendo purtroppo vittime e danni ingentissimi, ha ovviamente penalizzato i sempre devoti e ammirevoli cosplayer, la musica e gli spostamenti in treno, auto e bus. Quello che colpisce è lo spirito di sacrificio di tutti questi giovani che mugugnano ma non rinunciano a esserci, e che abbiamo visto risorgere felici nell’ultimo giorno, risparmiato dal maltempo.