La regista presenta Moi Aussi al Festival e ci racconta cosa è successo dietro le quinte durante le riprese: «Non potevo più tacere, con il timore che quello che avevo vissuto io potesse accadere a mia figlia».
Il suo cast? Un migliaio di vittime di violenza sessuale che le hanno raccontato le loro storie. Sempre a febbraio, Judith Godrèche ha pubblicato sul suo account Instagram un appello a testimoniare, dopo aver presentato una denuncia contro Benoît Jacquot e Jacques Doillon, di cui aveva denunciato le molestie sessuali, gli stupri e le violenze fisiche e psicologiche.
Allo stesso tempo, dovevo seguire la mia scrittura e la coreografia che avevo pensato intorno al personaggio interpretato da mia figlia, Tess Barthélemy. Volevo che danzasse in mezzo a questa folla e che le storie di queste persone fossero raccontate accompagnate dai suoi movimenti. L'idea era di non essere letterale, ma di trasmettere la storia attraverso la musica, il gesto e l'immagine. Ho vissuto la giornata di riprese con molta emozione, ma soprattutto concentrazione.
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